Cantina Marongiu: azienda agricola, produzione e vendita diretta, bed and breakfast- - Villaputzu (Sardegna)
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Il territorio

 

Villaputzu è un comune di 4.831 abitanti del Sud-est della Sardegna, nella Provincia di Cagliari.

Il Sarrabus, questo è il nome di questa zona dell'isola, comprende diversi chilometri coste, dolci colline e montagne selvagge ricche di vegetazione ed offre infinite opportunità per chi ama la natura, l'escursionismo, il mare, la storia e la cultura della Sardegna.

La zona è ricca di leccete e ginepri, corbezzoli e filiree. Nelle campagne si possono raccogliere asparagi selvatici e funghi di specie prelibata, come il Pleurotus eryngii, molto ricercato ed apprezzato per il suo ottimo valore commerciale fin dall'antichità.

È abbondante la fauna: pernici, uccelli acquatici, lepri, conigli e due specie di cinghiali, quello tipico sardo ed il "fromigazu" più piccolo, tondo e con criniera ispida.
Una nota particolare merita l'eno-gastronomia: i culirgionis, is malloreddus, gli arrosti di carne e di pesce, i vini, i dolci tipici ed i dolcissimi agrumi sono tra gli elementi tipici dell'ottima cucina locale.
Porto Corallo, la chiesa romanica di S. Nicola e le montagne che circondano tutto il territorio sono alcuni dei luoghi più caratteristici della zona.
Meritano di essere visitati anche i depositi fossiliferi di calcare del periodo Siluriano e le discariche delle miniere di Gibas e S' Acqua Arrubia, attive nei primi anni di questo secolo per la coltivazione di argento e galena argentifera. Non mancano le grotte, visto il territorio particolarmente ricco di acque. Il versante del mare offre splendide spiagge e pesci abbondanti per chi ama la pesca.
 

Villaputzu e il Sarrabus sono considerati la patria delle Launeddas, in quanto, tra i suoi concittadini, ha annoverato i maggiori maestri del passato di tale strumento (Efisio Melis, Antonio Lara, Aurelio Porcu ecc.). Ancora oggi può vantare giovani ma valenti suonatori (Giancarlo Seu, Andrea Pisu, Gianfranco Maxia).

Importante centro agricolo, Villaputzu fu già frequentata in età nuragica, della quale nel territorio restano diversi reperti. La tradizione dice che Villaputzu si trovava anticamente in quel sito che chiamano Santa Maria. Vi si trovava una chiesetta rurale ancora funzionale nei primi decenni del 1600. Premuto dalle incursioni arabe anteriori al Mille, arretrò nel sito attuale, più nascosto al mare, costruendovi la nuova chiesa che, per essere più piccola di quella antica, fu chiamata Santa Mariedda. È tuttora chiamato con questo nome un quartiere del paese. Il documento più antico che attesta questo spostamento del paese risale al 29 giugno 1120, dove si parla della concessione fatta dal Giudice di Cagliari al Duomo di San Lorenzo di Genova della "Corte di Sancta Victoria de Villapupia". I documenti successivi lo chiamano Villa Pupus, Pupussi, Pupusti, Pupuci, Putzi, come lo si sente ancora chiamare spesso popolarmente. All'estremità settentrionale del territorio comunale, in località "Torre Murtas" si individuano i resti di un villaggio risalente al Neolitico recente (III millennio a.c.) con domus de janas. I fenici stabilirono presso l'estuario del Flumendosa un insediamento di carattere commerciale fin dal 600 a.c. denominato Sarcapos - Saipru Potamu ekbolai (foci del fiume Sepro - Stazione di Sarcapos). Sul rialto di Santa Maria (28 m.s.l.) si può individuare l'acropoli di Sarcapos, scoperta nel 1966 da F. Barreca, munita di un tempio fortezza fenicio-punica. Le ceramiche rinvenute dimostrano il carattere commerciale del centro anche durante il dominio romano.

 
Fonte: Wikipedia



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